Trasferimento all’estero: la notifica resta valida se non decorre il termine di legge
La Cassazione conferma: è legittima la notifica dell’atto tributario all’ultimo domicilio fiscale italiano se non sono trascorsi i 30 giorni dalla variazione anagrafica

La Corte di cassazione, con l’ordinanza n. 5576 del 3 marzo 2025, ha stabilito che è valida la notifica di un atto tributario inviata al precedente domicilio fiscale italiano di un contribuente trasferitosi all’estero, se non sono ancora trascorsi i 30 giorni previsti dalla legge per rendere efficace la variazione anagrafica. Il contribuente aveva contestato la validità della notifica, ma la Corte ha ritenuto corretto l’operato dell’Amministrazione, ribadendo che spetta al contribuente comunicare tempestivamente i cambi di residenza. Non è applicabile, in questo caso, il “rito degli irreperibili” perché il trasferimento non era ancora opponibile. La Cassazione ha rigettato il ricorso e condannato il contribuente al pagamento delle spese processuali.